Vorrei essere come Vincenzina.
All’inizio invidiavo solo il suo mondo colorato. Poi ho capito che era lei a colorarlo, e che quindi avrei dovuto invidiare lei.
Senza dubbio Heidi o PollyAnna erano bambine speciali, sempre positive e solari, nel loro piccolo anche capaci di cambiare il mondo. Tuttavia vi sembreranno delle dilettanti dopo aver conosciuto Vincenzina.
Questa simpatica fanciulletta non proferisce parola, in compenso piega il buon senso e ci costruisce un origami. Colorato. E che magari poi prende pure vita. Sì, ne sarebbe capace.
Vincenzina ha un gatto e un cane, quest’ultimo si diletta in scorregge artistiche. Colorate. Che poi prendono pure vita.
I tre personaggi passano la giornata a volare, generare piogge di fiori, attaccare le stelle in cielo. Eppure c’è qualcosa di estremamente saggio nelle loro azioni, tanto che ti domandi: e perchè non lo faccio anch’io???
Vincenzina custodisce una potentissima innocenza rivoluzionaria, proprio come faceva la mitica Mafalda di Quino, alla quale peraltro assomiglia pure un po’. Eppure nonostante alcuni tratti in comune le due bambine hanno un approccio molto diverso verso i problemi del mondo. Vincenzina, infatti, non conosce cinismo né malumore, e i piedi per terra li tiene a stento e solo per camminare.
Molto spesso la leva delle strip di Vincenzina è il ribaltamento, lo specchio, l’opposto di quello che ti aspetti o che sei abituato a vedere.
Con Vincenzina, superare le barriere del buonsenso sembra l’unica cosa sensata da fare.
Tutte le strisce di Vincenzina (e molto di più!) su www.vincenzina.net
Vincenzina fa parte del progetto La Striscia